Le ‘Cattedre ambulanti della salute’ tornano dal 18 maggio con un nuovo ciclo di escursioni per promuovere benessere e socialità tra gli over 65
L’invecchiamento attivo deve essere un obiettivo alla portata di tutti, ma seguendo le giuste regole. Invecchiare, infatti, è un processo naturale, ma farlo bene richiede attenzione, cura e movimento. È proprio su questi pilastri che si basa l’edizione 2025 delle Cattedre ambulanti della salute, l’iniziativa promossa da Compagnia & Rete del Buon Cammino in collaborazione con la Fondazione Ospedale di Cuneo, ASO Santa Croce e Carle e Terres Monviso. L’obiettivo è chiaro: contrastare la sedentarietà e promuovere un invecchiamento attivo attraverso camminate ed esperienze condivise in contesti naturali e stimolanti.
Il progetto “Esco”: evadere, socializzare, camminare, osare
Alla base dell’edizione di quest’anno c’è un progetto dal nome eloquente: Esco, acronimo di evadere, socializzare, camminare e osare. Ideato dalla dottoressa Vittoria Tibaldi, direttrice della struttura complessa di Geriatria dell’ospedale di Cuneo, il programma vuole stimolare le persone over 65 a uscire dalla propria zona di comfort e riappropriarsi del piacere del movimento, della condivisione e della scoperta. «Solo il 40% delle persone sopra i 65 anni resta fisicamente attivo», ha ricordato la dottoressa Tibaldi durante la presentazione dell’iniziativa. «Il 35-37% pratica attività fisica in modo saltuario e oltre il 25% non fa nulla. Dobbiamo invertire questa tendenza».
Il calendario di camminate di maggio
L’edizione 2025 delle Cattedre ambulanti della salute si apre sabato 18 maggio con una camminata ad anello: Prazzo Inferiore – Ussolo – Maddalene – Prazzo, un percorso di 8,4 chilometri con un dislivello di 300 metri. Il ritrovo è fissato alle ore 9 presso la Bottega del Buon Cammino di Cartignano. Durante l’escursione, la stessa Tibaldi, insieme al collega Marco Quercio (ASO Santa Croce e Carle), affronterà il tema “Perché è importante invecchiare, e invecchiare bene”. La giornata si concluderà con un pranzo conviviale presso il posto tappa La Carlina a Ussolo. Sabato 25 maggio le Cattedre ambulanti faranno tappa a Brossasco. Qui gli interventi si sposteranno su un piano più creativo ed emozionale: Cinzia Manfredi parlerà di “Musica, canto ed emozioni per promuovere un buon invecchiamento”, mentre Nicoletta Aimonino rifletterà su come lettura e scrittura possano diventare strumenti preziosi per mantenere la mente attiva e stimolata.
Una pausa estiva e nuovi incontri a settembre
Dopo le prime due uscite primaverili, il progetto si prende una pausa estiva per poi tornare a settembre con due nuovi appuntamenti. Sabato 7 settembre sarà la volta del Colle della Maddalena, dove si discuterà di alimentazione e sonno: Marco Cipolat parlerà di “Cibo e acqua: elisir di lunga vita?”, mentre la dottoressa Tibaldi approfondirà il tema “I disturbi del sonno: come gestirli?”. Infine, sabato 14 settembre, l’escursione si sposterà a Castellar di Saluzzo. In quest’ultima tappa si affronteranno tematiche psicologiche e relazionali. Maura Anfossi proporrà alcuni spunti su come affrontare con consapevolezza le sfide della terza età (“Invecchiare bene: alcuni spunti psicologici”), mentre Marta Cometto illustrerà i benefici della presenza di animali domestici nella vita quotidiana degli anziani (“Animali da compagnia: solo compagnia o anche benefici sulla salute?”).
Invecchiamento attivo: una sfida culturale
L’invecchiamento attivo non è solo una questione fisica, ma un’autentica sfida culturale. In un’epoca in cui la longevità è aumentata, è fondamentale promuovere politiche e iniziative che sostengano la salute globale delle persone anziane, dal corpo alla mente. Camminare all’aperto, ascoltare musica, leggere, scrivere, prendersi cura di un animale: sono tutte attività semplici ma potentissime nel contrastare l’isolamento, migliorare l’umore e stimolare le funzioni cognitive. Le Cattedre ambulanti della salute rappresentano anche un esempio virtuoso di collaborazione tra enti, strutture sanitarie e territorio. Il coinvolgimento di medici, psicologi, nutrizionisti e professionisti del benessere rende ogni uscita un’occasione per apprendere, confrontarsi e sentirsi parte attiva di una comunità.
Attività fisica dopo i 65 anni: il perchè dell’invecchiamento attivo
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, svolgere attività fisica in modo regolare apporta numerosi benefici, migliorando non solo la salute fisica ma anche il benessere psicologico. Ha un ruolo cruciale nella prevenzione di malattie cronico-degenerative come diabete, ipertensione, patologie cardiache, alcuni tipi di tumore e disturbi dell’umore. Negli over 65, l’attività fisica può includere sport ed esercizio programmato, ma anche gesti quotidiani come camminare, andare in bici, ballare, fare giardinaggio, svolgere faccende domestiche o partecipare ad attività comunitarie. Secondo i dati recentemente pubblicati dell’indagine PDA 2022-2023, a livello nazionale, la percentuale di sedentari italiani over 65 è del 39%. La quota di sedentari cresce al crescere dell’età (raggiunge il 61% dopo gli 85 anni), è maggiore fra le donne (41% vs 37% degli uomini), tra coloro che hanno molte difficoltà economiche (51% vs 35% di chi riferisce di non avere difficoltà economiche) o un basso livello di istruzione (47% vs 36%) ed è maggiore fra chi vive solo (43% vs 38%).
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.ORG
© Riproduzione riservata